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| - Opera pia pei derelitti e orfani di Milano
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| - Opera pia pei derelitti e orfani di Milano
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| - Con testamento 24 novembre 1873, Luigi Manganoni (Besate 1812 - Milano 1874) nominò erede universale la Congregazione di carità di Milano, affinché "abbia ad istituire una nuova opera pia a vantaggio dei fanciulli derelitti". Egli fece inoltre espressa richiesta che il patrimonio "lasciato per questa pia istituzione debba rimanere affatto distinto dagli altri enti amministrati dalla stessa Congregazione e siano separati i conti da presentarsi annualmente all'autorità tutoria"(1). La sostanza lasciata da Manganoni ammontava a quasi 390.000 lire e comprendeva anche un possedimento di oltre 658 pertiche, il podere Cassinazza o Bruciata, situato nei territori di Castelletto Mendosio, frazione di Abbiategrasso, e di Vermezzo (2). Ad essa la Congregazione di carità decise di unire i redditi pervenuti attraverso il legato disposto da Giuseppe Greppi (1854) e le donazioni effettuate da Ercole Parravicini (1866), Teresa Berra ved. Kramer (1873) e dai fratelli Leonino (1875), a favore dei fanciulli derelitti (3). Venne inoltre aggregato il legato Francesco Mainoni (1843) a beneficio degli orfani di padre, da cui la definitiva denominazione in Opera pia pei Derelitti e Orfani. Nonostante ciò, l'unione con il legato Mainoni rimase unicamente nella forma, perché i suoi redditi non furono mai utilizzati a favore dei derelitti, ma per gli "assegni per l'allevamento della prole a cui provvedono i fondi elemosinieri" (4). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Con testamento 24 novembre 1873, Luigi Manganoni (Besate 1812 - Milano 1874) nominò erede universale la Congregazione di carità di Milano, affinché "abbia ad istituire una nuova opera pia a vantaggio dei fanciulli derelitti". Egli fece inoltre espressa richiesta che il patrimonio "lasciato per questa pia istituzione debba rimanere affatto distinto dagli altri enti amministrati dalla stessa Congregazione e siano separati i conti da presentarsi annualmente all'autorità tutoria"(1). La sostanza lasciata da Manganoni ammontava a quasi 390.000 lire e comprendeva anche un possedimento di oltre 658 pertiche, il podere Cassinazza o Bruciata, situato nei territori di Castelletto Mendosio, frazione di Abbiategrasso, e di Vermezzo (2). Ad essa la Congregazione di carità decise di unire i redditi pervenuti attraverso il legato disposto da Giuseppe Greppi (1854) e le donazioni effettuate da Ercole Parravicini (1866), Teresa Berra ved. Kramer (1873) e dai fratelli Leonino (1875), a favore dei fanciulli derelitti (3). Venne inoltre aggregato il legato Francesco Mainoni (1843) a beneficio degli orfani di padre, da cui la definitiva denominazione in Opera pia pei Derelitti e Orfani. Nonostante ciò, l'unione con il legato Mainoni rimase unicamente nella forma, perché i suoi redditi non furono mai utilizzati a favore dei derelitti, ma per gli "assegni per l'allevamento della prole a cui provvedono i fondi elemosinieri" (4). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Opera pia pei derelitti e orfani di Milano
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| - Opera pia pei derelitti e orfani di Milano
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