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| - Collegio dei notai di Cremona
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| - Collegio dei notai di Cremona
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| - Il Collegio dei notai appare operante già negli anni '40 del XIII sec. (cf. atti not. nelle prime carte del volume degli Statuti del Collegio). Secondo gli statuti del 1344 dovevano essere nominati 4 (successivamente ridotti a tre) consoli, uno per porta, con il compito di sorvegliare l'attività dei notai e il rispetto delle norme previste dagli statuti; altri ufficiali erano i massai, anch'essi uno per porta, con il compito di tutelare il patrimonio del Collegio; il podestà o rettore doveva essere uno dei consoli. Per essere assunto quale notaio presso qualunque ufficio comunale, essere notaio di un paratico, della gabella o statutario era necessaria l'iscrizione nella Matricola del Collegio. Secondo la norma statutaria del 1344 un notaio del distretto ("de episcopatu") poteva essere iscritto nella Matricola, ma non poteva esercitate alcun ufficio nella città. Il Collegio teneva un registro nel quale erano annotati il nome ed il cognome del notaio cui erano affidate le imbreviature di un notaio defunto. Bibliografia: F. Bresciani, Il Collegio de notari della città di Cremona, [Cremona] 1655. Per le carte relative alle cause pie amministrate dal Collegio dei notai, confluite nell'archivio dell'Istituto Elemosiniere, ora parte dell'archivio storico delle II.PP.A.B, si veda G. Politi, Antichi luoghi pii di Cremona, II, Cremona 1985, pp. LXXV-LXXVI, pp. 472-486.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Il Collegio dei notai appare operante già negli anni '40 del XIII sec. (cf. atti not. nelle prime carte del volume degli Statuti del Collegio). Secondo gli statuti del 1344 dovevano essere nominati 4 (successivamente ridotti a tre) consoli, uno per porta, con il compito di sorvegliare l'attività dei notai e il rispetto delle norme previste dagli statuti; altri ufficiali erano i massai, anch'essi uno per porta, con il compito di tutelare il patrimonio del Collegio; il podestà o rettore doveva essere uno dei consoli. Per essere assunto quale notaio presso qualunque ufficio comunale, essere notaio di un paratico, della gabella o statutario era necessaria l'iscrizione nella Matricola del Collegio. Secondo la norma statutaria del 1344 un notaio del distretto ("de episcopatu") poteva essere iscritto nella Matricola, ma non poteva esercitate alcun ufficio nella città. Il Collegio teneva un registro nel quale erano annotati il nome ed il cognome del notaio cui erano affidate le imbreviature di un notaio defunto. Bibliografia: F. Bresciani, Il Collegio de notari della città di Cremona, [Cremona] 1655. Per le carte relative alle cause pie amministrate dal Collegio dei notai, confluite nell'archivio dell'Istituto Elemosiniere, ora parte dell'archivio storico delle II.PP.A.B, si veda G. Politi, Antichi luoghi pii di Cremona, II, Cremona 1985, pp. LXXV-LXXVI, pp. 472-486.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Collegio dei notai di Cremona
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eac-cpf:authorizedForm
| - Collegio dei notai di Cremona
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Cremona
- Cremona, città e territorio
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is ha produttore
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