rdf:type
| |
rdfs:label
| - Ospedale di S. Silvestro, Prato
|
dc:title
| - Ospedale di S. Silvestro, Prato
|
dc:description
| - Fondato nei pressi di Porta Tiezi alla metà del sec. XIII da Dolce de' Mazzamuti, venne sottoposto fino da allora al controllo diretto del Comune di Prato. Non sappiamo se all'epoca l'ospedale, a fianco della consuete attività di assistenza agli ammalati ed ai pellegrini, svolgesse anche quella di accoglienza di bambini abbandonati, sicuramente praticata dagli inizi del Quattrocento e che ne diverrà l'attività principale. L'ospedale era amministrato da due rettori, eletti dagli Otto di Prato, ai quali spettava la nomina del camarlingo, cui era affidata la gestione economica e la tenuta dei registri contabili. Dopo un primo periodo di notevole sviluppo, dovuto soprattutto ai lasciti ed alle donazioni, l'oespedale subì un notevole tracollo economico, legato in particolare al sacco del 1512 operato dalle truppe spagnole. Proprio per rimediare a tale dissesto il granduca Cosimo I Medici, che già nel 1537 ne aveva ordinato la chiusura, ne decretò l'unificazione con l'Ospedale della Misericordia. Bibliografia: Francesca Carrara, Maria Pia Mannini, "Lo Spedale della Misericordia e Dolce di Prato. Storia e collezioni", Masso delle Fate, Firenze, 1993. Giuseppe Bologni, "Gli antichi spedali della Terra di Prato", vol. I, Masso delle Fate, Firenze, 1994.
|
dc:date
| |
ha date esistenza
| |
ha luogo Ambito Territoriale
| |
ha statusProvenienza
| |
abstract
| - Fondato nei pressi di Porta Tiezi alla metà del sec. XIII da Dolce de' Mazzamuti, venne sottoposto fino da allora al controllo diretto del Comune di Prato. Non sappiamo se all'epoca l'ospedale, a fianco della consuete attività di assistenza agli ammalati ed ai pellegrini, svolgesse anche quella di accoglienza di bambini abbandonati, sicuramente praticata dagli inizi del Quattrocento e che ne diverrà l'attività principale. L'ospedale era amministrato da due rettori, eletti dagli Otto di Prato, ai quali spettava la nomina del camarlingo, cui era affidata la gestione economica e la tenuta dei registri contabili. Dopo un primo periodo di notevole sviluppo, dovuto soprattutto ai lasciti ed alle donazioni, l'oespedale subì un notevole tracollo economico, legato in particolare al sacco del 1512 operato dalle truppe spagnole. Proprio per rimediare a tale dissesto il granduca Cosimo I Medici, che già nel 1537 ne aveva ordinato la chiusura, ne decretò l'unificazione con l'Ospedale della Misericordia. Bibliografia: Francesca Carrara, Maria Pia Mannini, "Lo Spedale della Misericordia e Dolce di Prato. Storia e collezioni", Masso delle Fate, Firenze, 1993. Giuseppe Bologni, "Gli antichi spedali della Terra di Prato", vol. I, Masso delle Fate, Firenze, 1994.
|
altra denominazione produttore
| - Ospedale del Dolce di Prato
|
scheda provenienza href
| |
scheda SAN
| |
ha luogoProduttore
| |
eac-cpf:hasPlace
| |
ha luogo Sede
| |
è produttore di
| |
ha sottotipologia ente
| |
forma autorizzata produttore
| - Ospedale di S. Silvestro, Prato
|
eac-cpf:authorizedForm
| - Ospedale di S. Silvestro, Prato
|
record provenienza id
| |
sistema provenienza
| |
dc:coverage
| |
is ha produttore
of | |