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| - Archivio notarile comunale di Bolsena
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| - Archivio notarile comunale di Bolsena
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| - L'archivio notarile di Bolsena, di antica origine, fu istituzionalizzato nel 1588 con la costituzione " Sollicitudo pastoralis officii" di Sisto V che stabilì l'obbligo di creare un archivio notarile in ogni luogo dello Stato Pontificio. Dopo la Restaurazione, sebbene il "motu proprio" di Pio VII del 31 maggio 1822 implicasse il trasferimento delle carte all'archivio "centrale" di Montefiascone, sede del governo da cui Bolsena dipendeva, il comune ottenne l'autorizzazione a trattenere il proprio archivio notarile previa nomina di un archivista. Nel sec. XIX la documentazione era ben conservata in armadi lignei. L'archivio fu riconfermato come notarile comunale dal R.D. 12-09-1879 n.5075. Bibliografia: "Regolamento sul notariato" (17-06-1806) in "Bollettino delle leggi del Regno d'Italia", a.1806, parte II, pp. 664-717. A. PETRUCCI, Notarii. Documenti per la storia del notariato italiano, Milano 1958. M.L. SAN MARTINI BARROVECCHIO, Gli archivi notarili sistini della provincia di Roma, in "Rivista Storica del Lazio", anno II, n.2 (1994), pp. 293-320. EAD., Sul notariato dello Stato Pontificio prima e dopo la riforma di Sisto V, in "Sisto V. I. Roma e il Lazio", a cura di M. FAGIOLO-M.L.MADONNA, Roma 1992, pp.233-242. S. SCOCCIANTI, La legislazione di Sisto V sugli archivi notarili: struttura e validità, ibidem, pp.185-210. E. LODOLINI, Organizzazione e legislazione archivistica italiana, Bologna, 1980. ID., Gli archivi notarili delle Marche, Roma, 1969.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - L'archivio notarile di Bolsena, di antica origine, fu istituzionalizzato nel 1588 con la costituzione " Sollicitudo pastoralis officii" di Sisto V che stabilì l'obbligo di creare un archivio notarile in ogni luogo dello Stato Pontificio. Dopo la Restaurazione, sebbene il "motu proprio" di Pio VII del 31 maggio 1822 implicasse il trasferimento delle carte all'archivio "centrale" di Montefiascone, sede del governo da cui Bolsena dipendeva, il comune ottenne l'autorizzazione a trattenere il proprio archivio notarile previa nomina di un archivista. Nel sec. XIX la documentazione era ben conservata in armadi lignei. L'archivio fu riconfermato come notarile comunale dal R.D. 12-09-1879 n.5075. Bibliografia: "Regolamento sul notariato" (17-06-1806) in "Bollettino delle leggi del Regno d'Italia", a.1806, parte II, pp. 664-717. A. PETRUCCI, Notarii. Documenti per la storia del notariato italiano, Milano 1958. M.L. SAN MARTINI BARROVECCHIO, Gli archivi notarili sistini della provincia di Roma, in "Rivista Storica del Lazio", anno II, n.2 (1994), pp. 293-320. EAD., Sul notariato dello Stato Pontificio prima e dopo la riforma di Sisto V, in "Sisto V. I. Roma e il Lazio", a cura di M. FAGIOLO-M.L.MADONNA, Roma 1992, pp.233-242. S. SCOCCIANTI, La legislazione di Sisto V sugli archivi notarili: struttura e validità, ibidem, pp.185-210. E. LODOLINI, Organizzazione e legislazione archivistica italiana, Bologna, 1980. ID., Gli archivi notarili delle Marche, Roma, 1969.
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forma autorizzata produttore
| - Archivio notarile comunale di Bolsena
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| - Archivio notarile comunale di Bolsena
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