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| - Archivio notarile comunale di Capodimonte
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| - Archivio notarile comunale di Capodimonte
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| - L'esistenza di un archivio notarile a Capodimonte risale con ogni probabilità all'epoca in cui il centro faceva parte del Ducato di Castro. In base alla "Sollicitudo pastoralis officii" del 1588, che stabiliva la creazione di archivi notarili nelle terre pontificie, nel 1746 per volere del card. Albani fu istituito ufficilamente l'archivio notarile comunale di Capodimonte. Il "motu proprio" di Pio VII del 1822 prescriveva il trasferimento delle carte nell'archivio notarile "centrale" di Montefiascone (sede del governo da cui il comune dipendeva) ma nel 1834 Capodimonte avrebbe ottenuto l'autorizzazione a conservare "in loco" le scritture. L'archivio notarile comunale non fu confermato dal R.D. 12-09-1879 n.5075 e gli atti più antichi rimasero presso il comune. Bibliografia: "Regolamento sul notariato" (17-06-1806) in "Bollettino delle leggi del Regno d'Italia", a.1806, parte II, pp. 664-717. A. PETRUCCI, Notarii. Documenti per la storia del notariato italiano, Milano 1958. M.L. SAN MARTINI BARROVECCHIO, Gli archivi notarili sistini della provincia di Roma, in "Rivista Storica del Lazio", anno II, n.2 (1994), pp. 293-320. EAD., Sul notariato dello Stato Pontificio prima e dopo la riforma di Sisto V, in "Sisto V. I. Roma e il Lazio", a cura di M. FAGIOLO-M.L.MADONNA, Roma 1992, pp.233-242. S. SCOCCIANTI, La legislazione di Sisto V sugli archivi notarili: struttura e validità, ibidem, pp.185-210. E. LODOLINI, Organizzazione e legislazione archivistica italiana, Bologna, 1980. ID., Gli archivi notarili delle Marche, Roma, 1969.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - L'esistenza di un archivio notarile a Capodimonte risale con ogni probabilità all'epoca in cui il centro faceva parte del Ducato di Castro. In base alla "Sollicitudo pastoralis officii" del 1588, che stabiliva la creazione di archivi notarili nelle terre pontificie, nel 1746 per volere del card. Albani fu istituito ufficilamente l'archivio notarile comunale di Capodimonte. Il "motu proprio" di Pio VII del 1822 prescriveva il trasferimento delle carte nell'archivio notarile "centrale" di Montefiascone (sede del governo da cui il comune dipendeva) ma nel 1834 Capodimonte avrebbe ottenuto l'autorizzazione a conservare "in loco" le scritture. L'archivio notarile comunale non fu confermato dal R.D. 12-09-1879 n.5075 e gli atti più antichi rimasero presso il comune. Bibliografia: "Regolamento sul notariato" (17-06-1806) in "Bollettino delle leggi del Regno d'Italia", a.1806, parte II, pp. 664-717. A. PETRUCCI, Notarii. Documenti per la storia del notariato italiano, Milano 1958. M.L. SAN MARTINI BARROVECCHIO, Gli archivi notarili sistini della provincia di Roma, in "Rivista Storica del Lazio", anno II, n.2 (1994), pp. 293-320. EAD., Sul notariato dello Stato Pontificio prima e dopo la riforma di Sisto V, in "Sisto V. I. Roma e il Lazio", a cura di M. FAGIOLO-M.L.MADONNA, Roma 1992, pp.233-242. S. SCOCCIANTI, La legislazione di Sisto V sugli archivi notarili: struttura e validità, ibidem, pp.185-210. E. LODOLINI, Organizzazione e legislazione archivistica italiana, Bologna, 1980. ID., Gli archivi notarili delle Marche, Roma, 1969.
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| - Archivio notarile comunale di Capodimonte
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| - Archivio notarile comunale di Capodimonte
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