dc:description
| - Uffici ipotecari furono introdotti negli Stati sabaudi annessi all’Impero francese e in quelli che fecero parte del Regno d’Italia; e l’editto 12 luglio 1814 (Raccolta regno Sardegna, 1814, n. 37), che ristabiliva gli uffici d’insinuazione, dispose che si conservassero i registri delle iscrizioni ipotecarie. L’utilità di questa riforma dell’età napoleonica era stata apprezzata dal governo sabaudo; così dichiarava il preambolo dell’editto 16 luglio 1822 (ibid., 1818, n. 1365), con cui si stabilì il sistema della pubblicità e specialità delle ipoteche negli stati di terraferma a datare dal 1° gennaio 1823; veniva così creato, in ogni città sede di tribunale di prefettura, un ufficio delle ipoteche, ove fare le iscrizioni dei crediti e le consegne e trascrizioni dei titoli di mutazioni di proprietà. Gli uffici erano in numero di 40 ed avevano sede ad Acqui, Alba, Alessandria, Annecy, Aosta, Asti, Biella, Bobbio, Bonneville, Casale, Chambéry, Chiavari, Conflans, Cuneo, Domodossola, Finale, Genova, Ivrea, Mondovì, Moutiers, Nizza, Novara, Novi, Oneglia, Pallanza, Pinerolo, Saint-Jean-de-Maurienne, Saint-Julien, Saluzzo, Sarzana, Savona, Sospello, Susa, Thonon, Torino, Tortona, Varallo, Vercelli, Vigevano, Voghera.I conservatori delle ipoteche erano posti sotto la direzione della Segreteria di finanze; su di essi vigilavano gli ispettori dell’insinuazione e demanio. Norme sul personale ipotecario furono dettate con biglietto 8 agosto 1822, n. 1372.Agli uffici delle ipoteche do[...]
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abstract
| - Uffici ipotecari furono introdotti negli Stati sabaudi annessi all’Impero francese e in quelli che fecero parte del Regno d’Italia; e l’editto 12 luglio 1814 (Raccolta regno Sardegna, 1814, n. 37), che ristabiliva gli uffici d’insinuazione, dispose che si conservassero i registri delle iscrizioni ipotecarie. L’utilità di questa riforma dell’età napoleonica era stata apprezzata dal governo sabaudo; così dichiarava il preambolo dell’editto 16 luglio 1822 (ibid., 1818, n. 1365), con cui si stabilì il sistema della pubblicità e specialità delle ipoteche negli stati di terraferma a datare dal 1° gennaio 1823; veniva così creato, in ogni città sede di tribunale di prefettura, un ufficio delle ipoteche, ove fare le iscrizioni dei crediti e le consegne e trascrizioni dei titoli di mutazioni di proprietà. Gli uffici erano in numero di 40 ed avevano sede ad Acqui, Alba, Alessandria, Annecy, Aosta, Asti, Biella, Bobbio, Bonneville, Casale, Chambéry, Chiavari, Conflans, Cuneo, Domodossola, Finale, Genova, Ivrea, Mondovì, Moutiers, Nizza, Novara, Novi, Oneglia, Pallanza, Pinerolo, Saint-Jean-de-Maurienne, Saint-Julien, Saluzzo, Sarzana, Savona, Sospello, Susa, Thonon, Torino, Tortona, Varallo, Vercelli, Vigevano, Voghera.I conservatori delle ipoteche erano posti sotto la direzione della Segreteria di finanze; su di essi vigilavano gli ispettori dell’insinuazione e demanio. Norme sul personale ipotecario furono dettate con biglietto 8 agosto 1822, n. 1372.Agli uffici delle ipoteche do[...]
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