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  • Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea
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  • Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea
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  • L'Istituto, costituito nel 1956 ed associato all'Insmli nel 1960, ha acquisito nel corso degli anni un ruolo significativo nell'organizzazione culturale della provincia, stabilendo legami di collaborazione operativa con gli Istituti storici dell'Università di Pavia e divenendo, per l'importanza del patrimonio documentario di cui dispone, uno degli enti di riferimento del Centro interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla storia del Novecento. L'attività dell'Istituto è rivolta principalmente alla ricerca, alla didattica della storia e alla conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario contemporaneo. Obiettivo prioritario è infatti salvare dalla distruzione e dalla dispersione preziosi materiali cartacei e fotografici e raccogliere testimonianze sugli aspetti politici, sociali ed economici che hanno caratterizzato la vita della provincia nell'ultimo secolo. La raccolta di materiale documentario si è rivolta, in prima istanza, alla storia della Resistenza e della 'guerra civile', per estendersi a tutto il Novecento, non senza agganci con gli ultimi decenni dell'Ottocento e con gli anni della difficile costruzione dello stato unitario. Dopo la raccolta, nei primi anni di vita, in fotocopia o microfilm, di fonti documentarie depositate nei maggiori archivi nazionali (con particolare riferimento, al fascismo, al neofascismo e alla Resistenza), si sono condotte capillari indagini negli archivi comunali e parrocchiali; si sono acquisite le carte personali di protagonisti della vicenda storica locale (rilevante ad esempio la collezione, documentaria, fotografica e filmica, su Pavia negli anni Trenta donata dall'ex federale Giuseppe Frediani); si sono avuti in donazione consistenti fondi librari (particolarmente prezioso quello di Clemente Ferrario per la storia del movimento operaio); si sono aggiunte alle fonti nazionali quelle conservate negli archivi statunitensi, inglesi e tedeschi; si sono promosse iniziative che hanno permesso di recuperare materiale fotografico eccezionale per quantità e qualità; negli ultimi anni si è avviato il sistematico recupero degli archivi dei partiti politici a livello provinciale (Pci e Dc).
è conservatore di
ha tipologia
acronimo
  • Isrecpv
codice ISIL
  • IT-PV0453
indirizzo
  • c/o Università degli studi di Pavia - Palazzo S. Tomaso, piazza del Lino
altro accesso
scheda SAN
ha luogoConservatore
consultazione
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descrizione
  • L'Istituto, costituito nel 1956 ed associato all'Insmli nel 1960, ha acquisito nel corso degli anni un ruolo significativo nell'organizzazione culturale della provincia, stabilendo legami di collaborazione operativa con gli Istituti storici dell'Università di Pavia e divenendo, per l'importanza del patrimonio documentario di cui dispone, uno degli enti di riferimento del Centro interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla storia del Novecento. L'attività dell'Istituto è rivolta principalmente alla ricerca, alla didattica della storia e alla conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario contemporaneo. Obiettivo prioritario è infatti salvare dalla distruzione e dalla dispersione preziosi materiali cartacei e fotografici e raccogliere testimonianze sugli aspetti politici, sociali ed economici che hanno caratterizzato la vita della provincia nell'ultimo secolo. La raccolta di materiale documentario si è rivolta, in prima istanza, alla storia della Resistenza e della 'guerra civile', per estendersi a tutto il Novecento, non senza agganci con gli ultimi decenni dell'Ottocento e con gli anni della difficile costruzione dello stato unitario. Dopo la raccolta, nei primi anni di vita, in fotocopia o microfilm, di fonti documentarie depositate nei maggiori archivi nazionali (con particolare riferimento, al fascismo, al neofascismo e alla Resistenza), si sono condotte capillari indagini negli archivi comunali e parrocchiali; si sono acquisite le carte personali di protagonisti della vicenda storica locale (rilevante ad esempio la collezione, documentaria, fotografica e filmica, su Pavia negli anni Trenta donata dall'ex federale Giuseppe Frediani); si sono avuti in donazione consistenti fondi librari (particolarmente prezioso quello di Clemente Ferrario per la storia del movimento operaio); si sono aggiunte alle fonti nazionali quelle conservate negli archivi statunitensi, inglesi e tedeschi; si sono promosse iniziative che hanno permesso di recuperare materiale fotografico eccezionale per quantità e qualità; negli ultimi anni si è avviato il sistematico recupero degli archivi dei partiti politici a livello provinciale (Pci e Dc).
forma autorizzata conservatore
  • Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea
orario
  • Orario archivio: accesso su appuntamento;
is ha conservatore of
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